prestito

La società italiana è radicalmente mutata nel corso del tempo, in virtù anche dei tanti cambiamenti avvenuti grazie al costante progresso tecnologico al quale abbiamo assistito nel corso degli ultimi due decenni. Una parola, meglio di qualunque altra, testimonia come questa mutazione abbia cambiato, in meglio, la vita di ogni singolo individuo: internet.

Grazie alla grande rete telematica, infatti, tutto è diventato più semplice: con un semplice click, ad esempio, è possibile comprare online o ordinare la spesa a domicilio, solo per citare due dei mille esempi che si potrebbe fare. Anche il mondo del credito, in tal senso, si è evoluto ed è diventato accessibile direttamente online, senza doversi recare obbligatoriamente in un ufficio finanziario o in una agenzia bancaria.

Piccoli prestiti, un chiaro esempio di come si è evoluto il mondo del credito

L’offerta di prestiti e finanziamenti si è evoluta nel tempo, andando incontro alle esigenze della vasta platea del pubblico indistinto dei risparmiatori, anche di coloro che, loro malgrado, non avevano modo in precedenza di poter accedere al mondo del credito: grazie alla cessione del quinto, ad esempio, anche i soggetti con qualche segnalazione negativa possono ottenere liquidità nel caso in cui risultassero assunti a tempo indeterminato.

Anche i risparmiatori che non percepiscono un reddito certo e continuativo possono richiedere un finanziamento. Stiamo parlando dei prestiti senza busta paga, che possono essere richiesti da liberi professionisti, studenti, casalinghe e disoccupati, in presenza di un garante o, in alcuni casi, senza inserire alcun tipo di garanzia.

Quest’ultima ipotesi, tuttavia, è percorribile solo in alcuni specifici casi, come, ad esempio, se il richiedente, pur non lavorando, dispone di alcune entrate fisse mensili come l’accredito mensile del canone di locazione di un immobile di proprietà piuttosto che il mantenimento dell’ex coniuge.

La vera rivoluzione, tuttavia, riguarda i piccoli prestiti, che sino ad un decennio fa erano, in buona sostanza, alquanto complicati da ottenere dal proprio istituto di credito: per ottenere un prestito, infatti, era indispensabile richiedere una cifra minima di qualche migliaio di euro.

Le finalità per le quali si richiede dei piccoli prestiti possono essere molteplici: un viaggio desiderato da tanto tempo, le tasse universitarie dei figli o l’acquisto di uno smartphone di tendenza, sono alcuni dei tanti esempi che si possono fare

Come richiedere un piccolo prestito

Queste casistiche fanno ben comprendere come, al giorno d’oggi, sia possibile richiedere un finanziamento anche per poche centinaia di €uro, senza dover per forza inoltrare una richiesta di importo superiore rispetto alle proprie reali necessità. Lo sanno bene, ad esempio, quei soggetti con qualche capello bianco in più, che ricorderanno, sicuramente, come fosse complesso poter richiedere un finanziamento per un importo modesto.

Anche oggi, ad onor del vero, se ci si rivolge ad un’agenzia di qualche istituto bancario si corre il serio rischio di veder denegata la richiesta se la cifra richiesta risulta esigua. Il canale dell’agenzia bancaria, poi, comporta spesso dei costi accessori fissi che, in molti casi, rendono poco conveniente contrarre un finanziamento. Anche in questo caso, però, la grande rete telematica è andata in soccorso dei risparmiatori.

Prestiti veloci di poche centinaia di euro sono facilmente richiedibili anche online, tramite apposite pagine messe a disposizione dalle banche, nella loro versione digitale. Si può trovare la modesta liquidità richiesta in pochi e semplici click, a patto che la domanda di finanziamento sia corredata da tutta la corretta documentazione.

La richiesta di un piccolo prestito, dev’essere accompagnata dalla medesima documentazione di un tradizionale finanziamento, ovvero: ultimo CUD/dichiarazione dei redditi; ultime tre busta paga: documento in corso di validità (patente, passaporto o carta d’identità); codice fiscale/tessera sanitaria; permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari.