coronavirus amedeo di savoia
coronavirus amedeo di savoia

Si avvicina il 4 maggio, data nella quale l’Italia dovrebbe fare il primo passo verso un progressivo ritorno alla normalità. Certo le relazioni interpersonali e la vita in generale non saranno come prima, ma si tratta di una iniziale apertura.

Questo però non significa che il Coronavirus sia debellato, nonostante i numeri degli ultimi giorni parlino di un miglioramento. La pandemia è ancora in corso. E con essa gli sforzi medici a tuttotondo per provare a trovare un farmaco che rappresenti, se non il vaccino, perlomeno una cura a questo nuovo virus.

Amedeo di Savoia: la nuova idea contro il Coronavirus

Sono tanti i farmaci sperimentati fino ad ora, con risultati differenti. In queste ore arriva una notizia importante sotto questo punto di vista dall’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, quello specificamente dedicato alle malattie infettive nel capoluogo piemontese.

Anche il famoso ospedale torinese è infatti stato coinvolto, insieme ad altri, nella sperimentazione di un nuovo farmaco contro il Coronavirus. Si tratta del Remdesevir. La procedura di sperimentazione è in realtà di carattere nazionale ed internazionale e durerà 28 giorni, sotto la guida e supervisione del professor Giovanni Di Perri.

Remdesevir: che cos’è e come funziona

I pazienti sottoposti saranno 40, tutti colpiti dal virus in forma acuta. Si tratta ovviamente di persone che avevano concesso la propria autorizzazione a sperimentazioni mediche di questo tipo, in precedenza. Ma nella pratica che cos’è il Remdesevir?

Una terapia antivirale che è già stata utilizzata anche per curare l’ebola: i suoi effetti infatti vanno ad inibire la replicazione del genoma di tutti i virus RNA. Ed è proprio questo l’elemento chiave. Il Covid-19 infatti fa parte di questa famiglia di virus. Il farmaco è stato sviluppato da Gilead Sciences, società che stanzierà una cifra di 7506 euro per il test su ogni paziente: l’ASL non sarà perciò chiamata a sostenere alcun costo.