Se dovessimo elencare le bellezze che cospargono la città di Torino, difficilmente riusciremmo a portare a termine il compito: il capoluogo piemontese è città d’arte, di cultura e di affascinante architettura. Ma anche di storia. Una storia lontana, “altra” e tuttavia in qualche modo profondamente radicata nel centro della città sabauda: proprio tra le principali vie di Torino si trova infatti il suo magnifico Museo Egizio, secondo in tutto il mondo solo a quello del Cairo per estensione ma soprattutto per importanza.

Il paragone colpisce subito, e fa comprendere immediatamente quanto sia estremamente importante il contenuto di questo Museo non solo a livello italiano ma per l’appunto in un’ottica globale. Frutto di secoli interi di lavori certosini. Gli abitanti di Torino sono certamente ben informati su questa vera e propria pietra preziosa presente sul loro territorio, ma ai turisti probabilmente sfuggono tutte le sfumature di questa eccellenza italiana: vediamo quindi tutte le informazioni ad essa relative.

Museo Egizio di Torino: la storia

Prima di addentrarci nell’analisi del Museo per come è oggi, è giusto dare la meritata attenzione ai cenni storici ad esso relativi. La storia di questa collezione ha infatti inizio in tempi particolarmente lontani, e precisamente è collocabile nell’anno 1759: tra gli altri primati, è infatti anche il più antico Museo a livello mondiale dedicato alla civiltà egizia.

Ma che cosa accadde in quell’anno? Per la prima volta vennero inviati dei reperti a Torino direttamente dall’Egitto: merito questo dell’egittologo Vitaliano Donati, da Padova. Si tratta ovviamente di una data simbolica, poiché queste reliquie non vennero destinate in maniera diretta al Museo, allora ancora inesistente.

Fu però un segnale importante, che anticipò quello che avvenne poi nel corso del 1800 in tutta Europa: si diffuse infatti una passione per il collezionismo delle antichità egizie, e di conseguenza questo secolo vide una vera e propria corsa agli scavi – italiani e non solo – nel Paese del Nilo, che portarono ad un numero incredibile di ritrovamenti,

La vera svolta per quel che riguarda il Museo Egizio di Torino arriverà però nel 1824, ed è riconducibile al re Carlo Felice: fu infatti lui a prendere in mano la situazione e ad unire varie collezioni, pubbliche e private, che erano prima sparse sul territorio del Regno di Sardegna. Il re diede vita in questo modo al primo Museo Egizio del mondo.

Questo contava, appena fondato, oltre 8 mila pezzi tutti provenienti dall’area circoscritta dell’Antico Egitto. Nel corso del ‘900 la collezione venne poi arricchita, arrivando a superare i 30 mila pezzi, e restò fisso nella città di Torino anche dopo l’Unità d’Italia ed il successivo spostamento della sua capitale.

Per quel che riguarda invece la storia più recente, è sicuramente da segnalare la grande opera di ampliamento e rinnovamento che l’ha visto coinvolto non troppo tempo fa e che però si è protratta per ben tre anni e mezzo: il 1° aprile del 2015 il Museo ha salutato i lavori ed è tornato ad essere aperto al pubblico.

Dove si trova il Museo Egizio di Torino

Dopo una rapida rassegna storica, passiamo adesso alle informazioni più pratiche in particolare per chi è meno esperto del territorio torinese: dove è situato il Museo Egizio con precisione? L’indirizzo esatto è Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino.

Un nome non casuale, perché infatti il Museo ha oggi sede nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze. Una magnifica architettura, testimonianza essa stessa della cultura storica sabauda, risalente al XVII secolo. L’edificio ha inoltre il vanto di essere, contemporaneamente, anche la sede dell’omonima Accademia delle Scienze.

Museo Egizio di Torino: come è strutturato

Abbiamo parlato in precedenza dell’opera di ampliamento che è stata effettuata non troppi anni or sono su tutto il Museo: l’obiettivo era quello di renderlo ancor più imponente certo, ma soprattutto fruibile allo stesso tempo da un numero maggiore di visitatori considerando l’enorme flusso annuale che questo può vantare.

Ad oggi quindi, l’estensione del Museo ammonta a 60 mila metri quadrati: rispetto all’inizio dei lavori, la sua superficie è stata più che raddoppiata. Il Museo è dedicato esclusivamente all’arte egizia, ma è adesso strutturato seguendo un percorso di visita cronologico che si “srotola” lungo quattro piani: tre sopra il livello del terreno, uno sotterraneo. L’intero edificio comprende anche una sala mostre, una biblioteca, alcune aree dedicate alla didattica ed altri spazi completamenti utilizzati per il restauro e lo studio costante dei reperti.

La “Fondazione Museo delle antichità egizie”

Sciolto il nodo relativo alla sede fisica, è bene precisare che a partire dal 2004 (e nello specifico in data 6 ottobre) il Ministero dei Beni Culturali ha affidato la gestione del Museo e dei suoi beni alla “Fondazione Museo delle antichità egizie” per il periodo comprensivo dei successivi trent’anni. Della citata associazione fanno parte diversi enti: la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Cassa Risparmio Torino.

Tutte le curiosità sulla collezione

All’interno del Museo è possibile trovare ogni genere di reperto sulla civiltà egizia, relativi ad un periodo che dal paleolitico si estende fino all’epoca copta. Si tratta di cimeli di ogni tipo di valore inestimabile, che testimoniano ed illustrano davvero molti aspetti di quella società a noi così lontana: mummie, sarcofagi, statue, papiri, amuleti, monili e persino animali imbalsamati.

Bisogna specificare che oggi le cose sono cambiate rispetto ai secoli passati, e tutti i reperti e ritrovamenti vengono lasciati nella Nazione in cui vengono riportati alla luce: non è perciò più possibile arricchire ulteriormente le varie collezioni. quella del Museo Egizio di Torino vanta oggi circa 37 mila reperti archeologici, dei quali circa 6500 sono esposti al pubblico: tutti gli altri sono conservati nei suoi magazzini.

Di seguito i reperti più importanti e significativi presenti al suo interno:

  • Il tempio rupestre di Ellesija
  • Il Canone Reale, anche conosciuto come il Papiro di Torino
  • La tomba, intatta, di Kha e Merit
  • Le statue delle dee Iside e Sekhmet
  • La statua di Ramses II
  • Il sarcofago, il corredo e la pianta in scala della tomba della regina Nefertari
  • La Mensa isiaca
  • Il Papiro delle miniere d’oro
  • La Tomba di Maia
  • I rilievi di Djoser

Museo Egizio di Torino: orari e biglietti per il pubblico

Terminiamo questa analisi con una serie di note pratiche per tutti coloro che fossero interessati a visitare questo meraviglioso centro culturale. Per quanto riguarda gli orari, il Museo Egizio di Torino è aperto secondo il seguente schema:

Lunedì: dalle 9.00 alle 14.00
Martedì – domenica: dalle 9.00 alle 18.30

Di seguito invece tutte le informazioni relative ai prezzi dei biglietti per il Museo, e alle varie tariffe che vengono applicate. Ricordiamo ovviamente che sia gli orari che i prezzi potrebbero subire variazioni durante l’anno: per avere un quadro più preciso e soprattutto, eventualmente, aggiornato della situazione è sempre bene visitare il sito ufficiale del Museo Egizio di Torino. Ecco ad ogni modo il prezziario indicativo:

Tariffe:
Biglietto intero: 13 €
Biglietto ridotto: 9 € (dedicato ai ragazzi dai 15 a 18 anni e ai giornalisti con tessera valida)

Visita Guidata e biglietto prioritario: le guide sono disponibili in italiano, inglese e spagnolo, ed è possibile prenotare una visita guidata con accesso prioritario.